Sanno il tuo nome, il tuo sesso, il tuo compleanno, il tuo numero di telefono o il tuo indirizzo. Ma in aggiunta, possono conoscere il tuo livello educativo ed economico, la tua origine etnica o le tue convinzioni religiose, il tuo pregiudizio politico o il tuo orientamento sessuale. Stiamo parlando delle grandi aziende tecnologiche, le cui entrate attingono pesantemente dal loro potere sui dati, l’olio digitale del 21° secolo.
Sempre più utenti sono preoccupati per la crescente esposizione dei loro dati sensibili, l’allargamento delle lacune – negli ultimi anni hanno evidenziato casi come Dropbox, LinkedIn o Yahoo, tra molti altri – e i problemi di privacy che riflettono scandali come Facebook e Cambridge Analytica, in cui il consulente ha utilizzato i dati di 50 milioni di persone a favore dell’elezione di Donald Trump o della controversia relativa alla trasparenza nella catena di approvvigionamento di Apple.
Oggi vi mostriamo un Infographic of Security Baron pubblicato da Visual Capitalist che confronta e contrappone i dati che le grandi aziende tecnologiche ammettono di compilare nelle loro politiche sulla privacy. Sebbene aziende come Facebook, Amazon o Alphabet siano tra le più preziose al mondo, gli utenti iniziano a dare la colpa a loro per l’impatto delle loro azioni nel mondo reale.
Sebbene sia ovvio che Amazon abbia i dati della tua carta di credito o che Google conosca la tua posizione o la tua cronologia web, non tutte le informazioni disponibili per le grandi tecnologie sono così ovvie. Nonostante questo, gli autori del grafico sottolineano che ci vogliono due persone per ballare un tango, o che è lo stesso, che per molte di queste categorie, gli utenti hanno fornito volontariamente i propri dati in modo che possano essere raccolti. Ad esempio, non devi completare lo stato della tua relazione su Facebook, ma milioni di utenti scelgono di farlo.
Nella seguente infografica puoi sapere quali sono i tuoi social network o le tue piattaforme digitali preferite.
Ad esempio, Facebook conosce le tue opinioni politiche o religiose e persino la tua origine etnica, oltre al tuo livello di imaging. Nel frattempo, gli utenti di Xbox avranno i loro dati di tracciamento scheletrico attraverso il dispositivo Kinect. D’altra parte, Microsoft memorizza i dati di riconoscimento facciale e Twitter sa quali video vedi o da quali dispositivi connetti. E il futuro dipinge sempre più Orwellian: senza andare oltre, Facebook ha appena registrato un brevetto per scoprire con chi vivi.
[Fonte: VisualCapitalist ]