Come saremo da vecchi? Ci pensa Dreambit! Come staremo con i capelli lunghi? E con un taglio corto? O con i capelli ricci? E, ancora una volta, come saremo diventati tra un pò di tempo? E in una cultura diversa? Per rispondere alle domande di oggi c’è Dreambit, il software presentato al Siggrap, alla conferenza in corso a Ahnaheim, California, fino al 28 luglio.
Dreambit proviene dalla Università di Washington e funziona sostanzialmente basandosi su un motore di ricerca per le immagini. Disponibile per ora in versione beta, potrebbe arrivare al grande pubblico entro la fine dell’anno.
Il software riunisce alcune delle competenze sviluppate in precedenza nel campo del riconoscimento facciale, ricostruzione 3D e invecchiamento, per sviluppare previsioni con la ricerca di immagini, per quanto possibile, tenendo conto della forma del viso, espressione e posa.
Tutto ciò che serve, come racconta il video di presentazione, una foto iniziale. Il resto viene fatto dal software, basandosi su centinaia di migliaia di foto per ogni categoria.
“E’ difficile riconoscere qualcuno, basta guardare la sua faccia, perché in quanto esseri umani siamo influenzati anche dal taglio dei capelli o dal colore dei capelli”, dice lo sviluppatore di Dreambit, Ira Kemelmacher-Shlizerman.
Per questo, per esempio nel caso di persone scomparse, potrebbe essere utile uno strumento come questo che tiene conto di come passa il tempo, ma anche come i cambiamenti di stile, possono modificare l’aspetto di una persona.
Per ora è disponibile una versione beta dell’applicazione, basta richiederla al seguente indirizzo.