La figura professionale del Social Media Manager è oggi diventata un importante punto di riferimento aziendale per porre in essere strategie di digital marketing. Sebbene spesso sottovalutato e considerato semplice nel suo insieme, trattasi di un lavoro molto complesso, che richiede competenze specifiche e mirate.
In questo articolo, con la consulenza degli amici di Visibilitypack.com, piattaforma leader per i social media manager, risponderemo a domande del tipo chi è il social media manager, come lo si diventa, cosa fa e su alcune delle strategie che usa per adempiere alla sua mansione.
Chi è e cosa fa il social media manager
Il social media manager ha molteplici competenze, ampie ed eterogenee tra loro, come ad esempio creare pagine aziendali, gestire i canali attivi, declinare i contenuti in maniera differente a seconda della piattaforma, riuscire a creare e poi gestire una community di fan, ottimizzare strategie e così via.
Si tratta dunque di un professionista creativo, strategico, che conosce le caratteristiche tecniche dei diversi canali.
Deve rimanere costantemente aggiornato, oltre al fatto che si deve relazionare con l’audience in modo corretto.
Ha inoltre lo scopo di fidelizzare i clienti, trasformandoli in veri ambassador del brand.
Come si diventa social media manager
Ora che abbiamo per sommi capi inquadrato le mansioni dei social media manager, passiamo ad esaminare quali studi bisogna intraprendere e che skills bisogna vantare per diventare professionisti del settore digitale.
Prima di intraprendere un simile percorso peculiare, fermati un attimo a pensare se hai tutte le caratteristiche richieste per questa professione.
Non parliamo di competenze tecniche, in quanto quelle si acquisiscono col tempo, ma di quelle personali e relazionali, che servono per avere una chance in più nel settore.
Il social media manager deve infatti avere una particolare propensione per i social media, deve avere spiccate doti relazionali, e avere un quid creativo che lo contraddistingue.
Il professionista affronta gli imprevisti, senza farsi negativamente trasportare dallo stress. Deve rimanere (come già detto) aggiornato di continuo, soprattutto perché il mondo social cambia giorno dopo giorno. Deve inoltre conosce bene la lingua italiana, dal momento che quando si scrivono i copy per i post non si possono commettere errori.
Se tutte o almeno parte di queste caratteristiche ti rappresentano dal punto di vista personale, allora una simile carriera può fare al caso tuo.
Non ti resta che scoprire quali sono gli studi da seguire per diventare un social media manager.
Cosa studiare per diventare social media manager
Cosa studiare per diventare social media manager?
Dal momento che il suo ruolo primario è quello di utilizzare le piattaforme social per promuovere un brand, il social media manager deve aver seguito un percorso accademico in campo economico o nel marketing digitale.
Sebbene infatti non esista ancora un percorso formativo specifico per i social media manager, ormai sono molte le università che hanno creato corsi incentrati sul web marketing che forniscono una buona conoscenza in questo settore.
Non a caso si può avere accesso a molti master specifici in social media marketing, in grado di dare una buona preparazione a chi intende calcare l’onda del successo nel settore in esame.
In alternativa, sia in aula che a distanza, vengono spesso organizzati corsi di formazione, al cui termine rilasciano un attestato riconosciuto, ai fini lavorativi.
Le strategie utilizzate
Le strategie social impiegate dal social media manager fanno riferimento non solo al digital marketing applicato al brand di riferimento, ma anche al setup dei canali corretti da utilizzare.
Dunque, come prima responsabilità, questo professionista deve poter sviluppare un piano marketing sulle piattaforme social.
Questo piano, che deve ben sposarsi con quello più grande di comunicazione aziendale, è composto da molti elementi essenziali, che vanno aggiornati di volta in volta, proprio per adattarsi al mutevole scenario social, in costante e rapido divenire.
Una valida strategia è poi quella di sviluppare il brand e di promuoverlo online attraverso ogni canale disponibile.
Soprattutto i social vengono considerati un mezzo comunicativo valido per entrare in contatto con clienti potenziali.
Rimanendo in tema di clientela, spetta al social media manager identificare i target di riferimento. Il prodotto offerto può non essere valido per tutti. Quindi è suo il compito di stabilire a chi rivolgersi e con quali strumenti.
Se infatti, ad esempio, si vendono prodotti largamente impiegati dai millennials, non è possibile creare la propria campagna utilizzando strategie comunicative adatte ai più maturi.
Pertanto occorre essere coerenti con il pubblico della piattaforma, selezionando il social più adatto e la campagna marketing perfetta per quel pubblico.
Viene da sé che il piano marketing debba contenere degli obiettivi chiari, definiti e realistici. La strategia del social media manager deve avere la medesima portata.
Questo vuol dire che non deve prefissarsi come scopo quello di creare un gran seguito di fan che poi allo stato dei fatti non diventano clienti, bensì viceversa deve puntare tutto sulla conversione di pochi ma buoni.
Più semplicemente il suo compito diventa quello di attirare follower e di trasformarli in consumatori, attraverso contenuti interessanti, e puntando il tutto sulle piattaforme social più in voga del momento, come Facebook, Instagram, YouTube e così via.